C'è un personaggio cane nel mio racconto 'La cicala'. Quando è uscita fuori dalle righe si è presentata:- Mi chiamo MellyBau- ha detto.- e così ho scritto. Dopo qualche giorno, volendo fare bella figura, una figura maschia, ho deciso di cambiare il nome a MellyBau perchè suonava sdolcinato: -Ti chiami Lara adesso, come il mio cane indimenticabile.- Melly non ha risposto, ma da mora che era, ha cominciato a sbollire verso il grigio. Io ho fatto finta di nulla e tirato dritto. E lei ha smesso di abbaiare. Io l'ho ignorata. E Melly non giocava più, nemmeno con Thomàs.
Questo era troppo.
Mi sono vista costretta a riconsiderare il caso.
- E va bene: Lara era un'altro tipo- ho ammesso- un pastore tedesco con petit gris. Invece tu sei una trovatella. Che ne dici di Giade? Il racconto sta appeso a un filo verde, quindi...- Lei non risponde, scodinzola appena, più per compiacermi che altro temo, così rincaro la dose:- Melly Bau sa di dolciastro. Tu sei un tipo tosto! - Il cane mi volta le spalle, esce dal racconto, va a nascondersi da qualche parte e io non la trovò più. Cedo. Cancello Giade e scrivo Melly Bau. Lei riappare subito abbaiando da portarsi via la testa. Ma tu vedi che roba.
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