e...

e...
sempre

martedì 3 gennaio 2012

oggi


La bolla di sapone, fluttua.
Punta dal mio spillo, scompare con un plop;
io che m'ero coccolata dentro
cado, lenta lenta,
a occhi chiusi.
Quando tocco terra, mi guardo attorno:
deserto grigio sotto cielo di piombo.
'Ma che bello che sei, io ti distruggo'
gli dico;
e faccio e penso fesserie,
cioè nulla 
niente di niente 
e nulla di niente.
Mentre arranco, per una via d'uscita,
dai forza, macchè,
vedo accanto a me, e lì solo, ciuffi d'erba
in piccole pozze d'acqua pronte a evaporare.
E lo so da dietro gli occhi: di quelle piantine,
mai sparite loro, fin dall'inizio,
le mie pupille sì.
Le annaffio. Che non diventino deserto.

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