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sempre

giovedì 8 dicembre 2011

<La colpa è tutta di Prodi, povero 'Bellusconi'> proclama, e lancia in giro occhiate in cerca di conferme; la signora è sui 70 e passa, sta seduta impettita su una seggiola della cartoleria dove sono andata a fare dei fax. I suoi occhi brillano mentre dice la sua a una sarta sui 40 e a un uomo vecchio-giovane impiegato in una ditta-trasporti.
La sarta, un gomito poggiato sul banco, ha pazienza da vendere scritta in faccia e ribatte calma: 
< Berlusconi s'è fatto gli affari suoi lasciandoci affogare come i topi in trappola>. 
< Lui ci vuole bene invece. Glielo dico io che lo so.> interrompe la nonnina con le guance che cominciano a riempirsi di macchie rosa: <fu Prodi a schifiare tutto>. 
Non resisto e m'intrometto:<Signora, Berlusconi è sceso in politica per aggiustarsi i debiti e se si ripresenta è perché ne ha fatti ancora e ce li vuole scaricare addosso>
< Macchè, Mediaset va benissimo. Ce lo dico io che lo so, la vedo sempre.> risponde. 
Io, la sarta, e il traslocatore ci guardiamo. 
Lui dice:<Signora ni pigghiau tutto e a nuiautri non ci rimasero mancu l'occhi per pianciri>. 
La 70enne si sporge dalla sedia, rossissima per l'indignazione:< Che sta dicendo? Lei è invidioso perché lui è bello e ricco e ha tutte quelle 'tonne' e questi sù affari soi.>. 
< Ma lei è: DEVOTA> constata improvvisamente la sarta con un tono di voce dolce. 
La pensionata ammutolisce, arretra sulla sedia e strabuzza gli occhi come davanti a un fantasma; poi sbianca e improvvisamente urla: < Io non sono devota di nessuno e 'u sapiti chi fazzu? Non voto cchiù a nuddu e nessunu>.
Il trasportatore paga e un attimo prima di uscire dalla porta, si gira verso la vecchina e dice:< Io uno come a questo, non l'inviterei mai a casa, dove ci sono mia moglie e le mie figlie e un figlio. Per questo non lo voto>.

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